Roberto Giavarini nasce nel 1973.
Per oltre undici anni, dal 1999 al 2010, è allievo di Mario Donizetti da cui apprende i segreti delle antiche tecniche pittoriche e dei pigmenti.
Dipinge a tempera all’uovo, encausto, olio, tempera di gommalacca su tavole incamottate preparate con colla animale e polvere di quarzo.
Non si serve dei tubetti da colorificio ma si fabbrica i colori attraverso procedimenti antichi e metodi innovativi di sua ideazione..
Utilizza pigmenti in polvere puri e raffinati come il prezioso lapislazzuli e le lacche organiche lacche organiche.
Nel 2017 mette a punto una tecnica pittorica innovativa su lastra trattata. Il procedimento innovativo è basato sulla fusione delle tecniche tradizionali (tempera all’uovo, olio, ecc…) e l’utilizzo di elementi chimici ( acidi ecc….) ad uso industriale.
Questa nuova tecnica consente la rifrazione della luce sulla superficie del dipinto rendendolo luminoso e cangiante.
Queste opere si caratterizzano dal fatto che due o più osservatori, trovandosi ognuno in una posizione diversa difronte all’opera, ne vedono contemporaneamente stati luminosi diversi. La nuova pittura nasce dalla riflessione sul relativismo contemporaneo.
Le nuove opere sono presentate in una pubblicazione a cura di Vittorio Sgarbi.
Il mezzo prediletto per disegnare è l’antica tecnica della punta d’argento. Il risultato è un disegno terso e sfumato. Trattandosi di una ossidazione, non è possibile cancellare i tratti compiuti.
Si dedica alla fotografia con scatti a lunga esposizione in ambiente buio, illuminando i soggetti con laser e fibra ottica disegnando con la luce. Le fotografie così ottenute non vengono rielaborate ma lasciate pure.
Altre, sono elaborate con sistemi grafici per creare opere digitali.
Roberto Giavarini per oltre trent’anni approfondisce gli innumerevoli periodi della storia dell’arte, studiandone le implicazioni e le influenze storiche e filosofiche.
Ha trattato questi temi in numerose conferenze, mettendo in relazione le diverse discipline artistiche nei diversi ambiti storici ed estetici.
Convinto che l’arte sia un un solo corpo composto dalle varie discipline creative, da sempre si dedica anche alla musica, sia dal punto di vista interpretativo che compositivo.
Esegue al pianoforte pezzi che vanno dal rinascimento al barocco italiano e tedesco, con un’attenzione particolare alle opere di J.S. Bach.
Inoltre esegue i pezzi della letteratura pianistica ottocentesca, in particolare F. Chopin e della musica russa del novecento.
Interessato agli sviluppi della dodecafonia, per Giavarini, Arnold Schoenberg è un riferimento.
Dopo essersi dedicato a lungo alla composizione di pezzi per pianoforte, nel 2022 completa la sua prima sinfonia in tre movimenti.
Il testo della sua canzone “Maschere di carta” è pubblicato sul libro “CET” di Mogol.
Roberto Giavarini, affascinato dalla tecnologia e dalle influenze delle tendenze contemporanee, dal 2021 elabora un progetto di arte digitale basato sul concetto degli NFT e Blockchain.
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BIOGRAPHY
Roberto Giavarini was born in 1973.
For over eleven years, from 1999 to 2010, he studied under Mario Donizetti (https://en.wikipedia.org/wiki/Mario_Donizetti), from whom he learned the secrets of ancient painting techniques and pigments.
He paints in egg tempera (https://en.wikipedia.org/wiki/Tempera), encaustic (https://en.wikipedia.org/wiki/Encaustic_painting), oil (https://en.wikipedia.org/wiki/Oil_painting), and shellac tempera (https://en.wikipedia.org/wiki/Shellac) on prepared wooden panels (https://en.wikipedia.org/wiki/Wood_panel_painting) coated with animal glue and quartz powder.
He does not use paint tubes from the art supply store but creates his colors through ancient processes and innovative methods of his own design.
He employs pure and refined powdered pigments such as the precious lapis lazuli (https://en.wikipedia.org/wiki/Lapis_lazuli) and organic dyes (https://en.wikipedia.org/wiki/Lacquer).
In 2017, he developed an innovative painting technique on treated metal plates. The innovative process is based on the fusion of traditional techniques (egg tempera, oil, etc.) and the use of industrial chemicals (acids, etc.).
This new technique allows the refraction of light on the surface of the painting, making it luminous and ever-changing.
These works are characterized by the fact that two or more observers, each in a different position in front of the artwork, simultaneously perceive different luminous states. The new painting arises from reflection on contemporary relativism (https://en.wikipedia.org/wiki/Relativism).
The new artworks are presented in a publication curated by Vittorio Sgarbi (https://en.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Sgarbi).
The preferred medium for drawing is the ancient technique of silverpoint (https://en.wikipedia.org/wiki/Silverpoint). The result is a precise and shaded drawing. As it is an oxidation process, it is not possible to erase the completed strokes.
He also dedicates himself to photography, capturing long-exposure shots in dark environments, illuminating the subjects with lasers and fiber optics to create light drawings. The resulting photographs are left unaltered and pure. Others are processed using graphic systems to create digital artworks.
For over thirty years, Roberto Giavarini has delved into the countless periods of art history, studying their implications and historical and philosophical influences.
He has addressed these topics in numerous conferences, establishing connections between different artistic disciplines in various historical and aesthetic contexts.
Believing that art is a single body composed of various creative disciplines, he has always been dedicated to music, both in terms of interpretation and composition.
He performs pieces on the piano ranging from the Renaissance to Italian and German Baroque, with special attention to the works of J.S. Bach (https://en.wikipedia.org/wiki/Johann_Sebastian_Bach).
Furthermore, he performs pieces from 19th-century piano literature, particularly those by F. Chopin (https://en.wikipedia.org/wiki/Fr%C3%A9d%C3%A9ric_Chopin) and Russian music of the 20th century.
With an interest in the developments of dodecaphony (https://en.wikipedia.org/wiki/Dodecaphony), Arnold Schoenberg (https://en.wikipedia.org/wiki/Arnold_Schoenberg) serves as a reference for Giavarini.
After devoting a considerable amount of time to composing piano pieces, he completed his first symphony in three movements in 2022.
The lyrics of his song “Maschere di carta” are published in Mogol’s book “CET” (https://en.wikipedia.org/wiki/Mogol).
Fascinated by technology and influenced by contemporary trends, Roberto Giavarini has been working on a digital art project since 2021 based on the concept of NFTs (https://en.wikipedia.org/wiki/Non-fungible_token) and Blockchain (https://en.wikipedia.org/wiki/Blockchain).